Chi è?
L’editor è un professionista allenato a leggere storie e capire le intenzioni di chi le ha scritte. Ha studiato le tecniche narrative e ha l’esperienza e l’intuito necessari per scovare errori e incongruenze nel vostro romanzo.
Cosa fa?
Oltre a leggere, l’editor ascolta, riconosce e guida. Non forza scelte narrative che non gli competono, ma segnala possibili soluzioni, pericoli o errori, adattando le sue competenze all’individualità di ciascun autore; le idee, il potenziale e il vissuto sono tutti dell’autore e da lì verrà la storia.
Chi si accinge a scrivere un romanzo può essere del tutto privo di nozioni narratologiche, ma può anche sapere già tutto ciò che serve. Anche in questo caso, necessiterà di uno sguardo esterno per capire se il suo lavoro comunica ciò che desiderava comunicare e se lo fa nel modo in cui desiderava farlo. L’editor sa riconoscere il tipo di autore che ha di fronte e il suo intervento sarà diverso a seconda delle circostanze.
Con un esordiente che non ha mai fatto un corso di scrittura creativa, né letto un manuale, saprà porsi in modo da fornire un servizio che andrà oltre il singolo testo, per lasciare un bagaglio di conoscenze utile anche per il futuro. Tutto senza mai rendersi protagonista delle scelte narrative: la storia è dell’autore e suo è il desiderio, o il bisogno, di condividerla; l’editor che dimentica questo e cerca di imporre idee proprie non sta facendo bene il suo lavoro.
È certo, tuttavia, che l’editor vi proporrà di togliere, togliere, togliere (con un numero variabile di “togliere” a seconda della maturità del testo). Qui è probabile che avrà ragione: se una scena o un singolo elemento appaiono superflui a occhi terzi, significa che il messaggio arriva anche senza; in questo caso non si tratta di inopportuna invadenza, ma di un valido aiuto per evitare sgradevoli ridondanze e spiegoni.
Cosa non è l’editor?
Non è un beta reader, ma non è neanche un ghost writer: non si limiterà a leggere la vostra storia e dirvi se gli è piaciuta, ma non si metterà nemmeno a riscriverla.
Vi serve davvero un editor?
Se siete alla vostra prima esperienza con la scrittura, indipendentemente dal destino che sognate per il vostro romanzo, la risposta dovrebbe essere sempre sì. Vi serve una guida.
Se sapete già scrivere bene, avete fatto corsi o studiato in autonomia, ma state entrando per la prima volta nel mondo dell’editoria e sapete che una manciata di pagine ben scritte farà la differenza tra essere cestinati o ricevere una risposta, vi serve un editor che vi aiuti a individuare e raggiungere la miglior forma possibile per la vostra storia.
Anche se avete in mente la via dell’autopubblicazione, vi serve un editor. Soprattutto in questo ambito, il fai da te maldestro è dannoso per tutti: autori e lettori.
E allora, chi può fare a meno dell’editor? Gli autori esperti, quelli che hanno già scritto e pubblicato romanzi, che padroneggiano le tecniche narrative e che hanno individuato una propria voce. Attenzione, però, non significa che a loro non serva uno sguardo esterno e professionale sulla propria opera: sarà l’editor della casa editrice a fornirglielo.